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La Liguria, il mare, la visione.

Anche quest’anno il convegno nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, che si terrà a Rapallo, si annuncia come un crocevia cruciale per il dialogo tra politica, impresa e futuro. E lo sarà sotto la guida di Fabiano Gollo, project leader dell’edizione 2025, presidente dei Giovani Imprenditori liguri e imprenditore in un settore – quello degli imballaggi e arredi in cartone – che da tempo ha fatto della sostenibilità non solo una leva di conformità, ma un motore strategico. Abbiamo voluto aprire questo numero con una lunga chiacchierata con lui, perché il triplice sguardo che porta – imprenditoriale, associativo, territoriale – è lo specchio fedele di una generazione che ha imparato a gestire il cambiamento. E che ora si prepara a guidarlo.

Sostenibilità, sì. Ma declinata al plurale

Il nostro obiettivo è, ancora una volta, fare di Rapallo l’evento in cui la politica incontra l’impresa”, ci racconta Gollo. “Perché da un lato ci saranno ministri, rappresentanti del governo, dall’altro aziende e imprenditori che metteranno sul tavolo idee, proposte, visioni”. E la sostenibilità? Ci sarà, eccome. “Ma non solo ambientale. Si parlerà di sostenibilità economica, sociale, di governance. E ci sarà un’attenzione particolare al tema della rappresentanza femminile ai vertici delle imprese: sarà uno dei messaggi più forti che lanceremo dal palco”.

Una generazione che ha invertito la rotta

Fabiano appartiene a quella generazione che – come lui stesso ammette – ha fatto la parte più difficile: cambiare rotta. “Dieci, quindici anni fa nessuno avrebbe scommesso su una transizione così veloce. Ma abbiamo creato il volano, abbiamo aperto la strada. Ora tocca a chi viene dopo di noi spingere avanti il cambiamento”. Perché la sostenibilità, nelle sue parole, non è mai stata un ripiego o un’imposizione, ma un’opportunità per crescere, innovare, distinguersi.

Il caso aziendale: sostenibilità senza etichette

La sua azienda – attiva nel settore del cartone riciclato e degli arredi ecocompatibili – è un esempio concreto. “Il nostro è un settore che la sostenibilità l’ha sempre vissuta come parte integrante del prodotto. Dal riciclo alle certificazioni FSC, fino all’uso di inchiostri idonei al contatto con gli alimenti. Non abbiamo dovuto inventarci nulla per salire sul carro della sostenibilità: fa parte del nostro DNA”. Un percorso, quello dell’impresa, che oggi li porta a ottenere nuove certificazioni ESG senza modificare processi o policy: “Ci verranno riconosciute semplicemente per quello che già siamo; è bello, oggi, vedere che quei valori che abbiamo scelto per convinzione sono diventati uno standard di eccellenza”.

L’Europa come insegnante severo

Quando gli chiediamo se le nuove direttive europee sul fronte ESG siano un freno o una spinta, la risposta è lucida e schietta: “L’Europa fa il ruolo dell’insegnante severo. Ti obbliga a studiare, a superare esami duri. Ma deve anche metterti in condizione di applicare ciò che hai imparato. Se no rischi di avere imprese perfette sulla carta, ma bloccate nella realtà”. Il tema, dunque, non è solo la direzione delle norme, ma la loro applicabilità industriale, soprattutto per le PMI.

Il ruolo del mercato (e del consumatore)

E il mercato? Quanto è davvero sensibile al tema della sostenibilità? “Molto più di quanto si pensi. Negli ultimi anni abbiamo visto un’accelerazione della domanda, partita dal basso, dal consumatore finale, e risalita lungo tutta la filiera. Non tutte le imprese hanno risposto allo stesso modo. Ma chi – come noi – ha visto il valore di questa trasformazione, oggi è in posizione di vantaggio”.

La Liguria: limiti e potenzialità

Poi c’è la Liguria, terra difficile ma ricca di opportunità. “Il limite più evidente è lo spazio: siamo una regione stretta, complessa da infrastrutturare. Ma ciò che mi stupisce – da giovane nato nel 1990 – è come sia stata parte del triangolo industriale. Se lo abbiamo fatto una volta, possiamo farlo ancora. Basta capire cosa ha senso fare qui”. La nautica, per Gollo, è la chiave. “È già un’eccellenza, ma può crescere ancora tantissimo. E attorno ad essa si può costruire un indotto virtuoso di servizi, competenze, occupazione”.

Due anticipazioni dal palco di Rapallo

Sul palco di Rapallo Fabiano Gollo porterà anche due messaggi forti, che anticipa in esclusiva a ImprontaZero. Il primo è sul fronte energetico: “L’Europa, e l’Italia in particolare, devono uscire da una politica energetica miope. Serve un cambio netto. Non solo nella ricerca, ma nell’attivazione di filiere industriali che possono ridarci un ruolo da protagonisti”. Il secondo è un messaggio sociale, potente nella sua semplicità: “Fino a che in azienda non festeggeremo perché una dipendente ha avuto un figlio, non avremo vinto la battaglia per le pari opportunità”. Un pensiero che, una volta detto, non si dimentica più.

Rapallo 2025 sarà anche questo: uno spazio dove si mettono insieme numeri, idee e visioni. Ma soprattutto sarà il luogo dove si costruisce – parola dopo parola, impresa dopo impresa – la sostenibilità di domani. E noi, come sempre, saremo lì per raccontarla.

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