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di Elisa Cabiale, Redazione (leggi dello stesso autore “ReHouseit: modello di business “circolare” nelle tre dimensioni della sostenibilità”)

Secondo un’indagine condotta su un campione di circa 1500 cittadini, il 91 per cento degli italiani è consapevole del valore delle infrastrutture digitali per la crescita e lo sviluppo sostenibile del Paese, mentre l’87 per cento associa la digitalizzazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Quelli appena riportati sono solo alcuni dei dati elaborati da Istituto Piepoli per INWIT, primo Tower Operator italiano per numero di siti gestiti e distribuiti capillarmente sul territorio nazionale. Dai risultati dall’indagine, presentati in occasione della terza edizione dello Stakeholder Forum di INWIT dal presidente esecutivo di Istituto Piepoli Livio Gigliuto, la situazione risulta chiara: nell’immaginario collettivo esiste un forte legame tra infrastrutture digitali e sostenibilità, al punto che più di sei italiani su dieci sarebbero disposti ad accettare alcuni disagi pur di avere una connessione di ultima generazione.

INWIT Stakeholder Forum

L’edizione 2023 dello Stakeholder Forum, tenutasi il 5 maggio scorso alla Deloitte GreenHouse di Milano, ha riunito i portatori di interesse legati a INWIT per parlare di sostenibilità, condividere visioni e spunti di riflessione, discutere di modalità e principi attraverso cui consolidare il proprio posizionamento rispetto a tematiche quali transizione green, inclusione sociale, collaborazione. Come affermato da Michelangelo Suigo – direttore External Relations, Communication & Sustainability e moderatore dell’evento – l’azienda presta grande attenzione alla comprensione delle esigenze dei propri stakeholder, per cui da anni ha avviato un percorso di engagement che si declina secondo una strategia che mette al primo posto l’elemento della ricerca. I principi fondamentali su cui INWIT basa la propria strategia di sviluppo sostenibile sono la passione per la sostenibilità (che comporta il mettere al centro ambiente, territorio e comunità) e la passione per il successo sostenibile, da conseguire attraverso un mondo sempre più connesso.

Lo Stakeholder Forum 2023 ha visto la partecipazione del senatore Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale; di Laura Cavatorta, presidente Comitato Sostenibilità INWIT e Comitato ESG SNAM; di Diego Galli, direttore generale di INWIT; di Simonetta Giordani, segretario generale Associazione Civita; e infine di Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

Il digitale consente di cambiare in meglio il nostro sistema produttivo – ha ricordato Giovannini – contribuendo così a ridurre l’impatto sull’ambiente. […] Gli investimenti per le infrastrutture digitali, fondamentali per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, devono coniugare un ritorno in termini ambientali, economici e sociali.

Tower Company: definizione e opportunità

In che modo INWIT sta contribuendo concretamente alla transizione digitale e sostenibile dell’Italia? A questa domanda ha risposto Diego Galli tramite la definizione di “Tower Company”, società che possiedono e gestiscono il traliccio, la cabina di alimentazione e il terreno su cui tutti questi elementi sorgono. Questo modello di “struttura condivisa” permette che una torre serva più operatori, con una maggiore efficienza in termini economici, maggiore sostenibilità e minor utilizzo di risorse naturali. A ciò si aggiungono le tante possibilità che questo nuovo modello porta con sé in termini di innovazione e ricerca. Ne sono un esempio la partnership tra INWIT e WWF per il monitoraggio e la prevenzione degli incendi in oasi ambientali tramite apparati IoT, e quella tra INWIT e Legambiente per il monitoraggio della qualità dell’aria in alcune aree e parchi nazionali dell’Appennino centrale.

Infrastruttura digitale e inclusione sociale

Laura Cavatorta ha posto un focus sulle possibilità che l’infrastruttura digitale offre a livello di sostenibilità e inclusione sociale. La digitalizzazione è protagonista nella diffusione delle pratiche di inclusione. Essere una torre neutra, polifunzionale, lamellare e ospitare vari operatori sono tutte modalità con cui INWIT sostiene la sostenibilità attraverso il proprio core business, realizzando infrastrutture che abilitino alla connessione reciproca tra persone, prodotti, dati e servizi, accelerando l’inclusione sociale in vista dell’evoluzione verso le smart cities.

Tre direttrici per la sostenibilità in azienda

Cavatorta non si è però fermata qui; ha infatti proposto un interessante ragionamento sulle modalità con cui le azioni di INWIT possono concretamente creare valore rispetto agli stakeholder. Le possibilità non si limitano all’aspetto sociale, ma si declinano su tre direttrici in grado di guidare ogni tipo di azienda verso gli obiettivi di sostenibilità.

  • La prima strada da intraprendere è sicuramente quella del contrasto al climate change, imperativo evolutivo che implica il dovere di mettere in atto tutte le iniziative e utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per avviare un piano di decarbonizzazione, al fine di limitare e successivamente azzerare Scope 1 (emissioni dirette), Scope 2 (emissioni indirette) e Scope 3 (emissioni indirette della catena del valore).
  • La seconda via prevede che l’azienda promuova la sostenibilità attraverso il proprio core business; in tal senso INWIT può contribuire ad azzerare il digital divide, consentire lo sviluppo di un futuro socialmente più inclusivo e supportare le operazioni di monitoraggio dei territori.
  • L’ultimo aspetto che emerge è quello della “sostenibilità interna”, che riguarda il funzionamento dell’azienda stessa e il suo capitale umano. Quest’ultima direttrice si declina nel pensare e ragionare sui propri valori per poi dichiarare, misurare e rendicontare le proprie performance.

Cultura della sostenibilità e sostenibilità della cultura

L’inclusione e le pari opportunità offerte dalle infrastrutture digitali possono anche essere viste da un punto di vista culturale. Secondo il segretario generale di Associazione Civita Simonetta Giordani, Il mondo della cultura può fare molto per la sostenibilità secondo due direttrici differenti:

  • La “cultura della sostenibilità”, che prevede che l’ecosistema culturale si adoperi per promuovere e diffondere gli SDGs dell’Agenda 2030;
  • La “sostenibilità della cultura”, progettualità culturale che rientra nella dimensione sociale della sostenibilità. Un ottimo modo per realizzare le infrastrutture con la velocità dovuta e con il consenso della cittadinanza, infatti, è quello di accompagnare tale realizzazione a progettualità culturali.

Conclusioni

Tanti sono ancora i passi da fare per la transizione ecologica e digitale del nostro paese, ed in questo INWIT ha dato prova di grande impegno. La terza edizione dello Stakeholder Forum si è quindi conclusa dimostrandosi ancora una volta segnale di sincero interesse per lo stakeholder engagement e parte integrante di una gestione responsabile e sostenibile del business aziendale.

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