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Abbiamo rivolto alcune domande a Julia Pallé, presidente di SandSI – Sport and Sustainability International e direttore sostenibilità di Formula E.

Un’organizzazione che realizza eventi sportivi di così grande rilievo, in località diverse e con particolari complessità, come applica i principi della sostenibilità?

La sostenibilità è nel DNA della Formula E ed abbiamo un approccio olistico incentrato su tutela dell’ambiente, inclusione sociale e prosperità economica. Nella vision e nella mission della nostra organizzazione affermiamo che il motivo per cui siamo qui è “accelerare il progresso umano collettivo” e questo approccio si concretizza anche a livello capillare nelle nostre attività, attraverso l’implementazione dello standard ISO:20121 con certificazione indipendente da quasi cinque anni. Abbiamo un responsabile in ognuno dei nostri dipartimenti, così da assicurare che sia compito di tutti implementare e continuare a migliorare la sostenibilità come parte del proprio ruolo e delle proprie competenze. Ad esempio, abbiamo una strategia coerente per il riciclo dei rifiuti in tutti i nostri siti e per l’eliminazione progressiva delle bottigliette in plastica usa e getta nell’ambito dei nostri eventi, nonché un approccio su misura nell’engagement territoriale in ogni località di gara, in particolare con scuole ed enti di beneficenza locali.

Stiamo parlando di veicoli ad alte prestazioni e alimentati elettricamente. Attraverso quali fonti potete garantire la fornitura complessiva di energia? E ciò è possibile in tutti i Paesi?

Le nostre auto funzionano con batterie ad elevate prestazioni, alimentate da energia da fonti rinnovabili: Hydrogenated Vegetable Oil – HVO, carburante rinnovabile ottenuto da olio da cucina esausto. I veicoli elettrici offrono il massimo beneficio ambientale quando sono alimentati da fonti rinnovabili, quindi vogliamo dare l’esempio e mostrarlo ai nostri tifosi.

Dal punto di vista ambientale quali caratteristiche presenta la gara che si svolge a Roma?

L’EPrix di Roma è storicamente un luogo chiave per noi. Abbiamo svolto un lavoro molto importante a livello locale per responsabilizzare i bambini nella lotta contro il cambiamento climatico, in particolare attivando un modulo educativo in diverse scuole italiane durante la pandemia. In città abbiamo anche realizzato vari progetti legacy, tra cui alcuni semafori alimentati a energia solare e un parco giochi accessibile a persone disabili nell’area dell’EUR. Stiamo inoltre lavorando a stretto contatto con le autorità locali per sostenere e portare avanti il loro percorso di sostenibilità in linea con l’etica della nostra organizzazione.

Voi siete una piattaforma di comunicazione globale per aziende e sponsor. Quali prospettive vede nel mondo degli investimenti pubblicitari in termini di sostenibilità?

La Formula E ha creato un ecosistema unico di team e partner che la pensano in maniera affine e che sono qui per implementare e mostrare la loro leadership in termini di sostenibilità. L’anno prossimo, ad esempio, vedremo ABB introdurre la sua tecnologia di ricarica ultraveloce per le nostre auto, iniziativa da cui gli automobilisti trarranno poi vantaggio nel giro di un paio d’anni. Ciò viene realizzato sulla dimensione del nostro campionato e può essere ampliato a livello di città e Paesi. Abbiamo soluzioni tecnologiche per sostenere la sfida posta dai cambiamenti climatici, dobbiamo semplicemente introdurle e implementarle abbastanza velocemente e su scala globale.

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