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di Redazione ImprontaZero

Il caso di una storica azienda di imballaggi, pluripremiata per i suoi investimenti in ricerca e innovazione.

Lo scorso maggio Botta EcoPackaging ha vinto il Road to Green Award 2022 per l’impegno nell’ambito della sostenibilità ambientale. Quali sono i valori aziendali che hanno permesso di ottenere questo riconoscimento?

La nostra è una family company, nata nel 1947 come produttrice di scatole ed imballaggi in cartone ondulato. Grazie ad una costante focalizzazione su ricerca e innovazione in tre generazioni si è evoluta, diventando esperta di Packaging Sostenibile, anche a detta di COMIECO, il consorzio italiano per il riciclo della carta. I valori fondanti di questa continua ricerca si basano sul concetto fondamentale dell’importanza dell’innovazione e del miglioramento continuo, da sempre fulcro del nostro operato per avere una visione di lungo termine. Crediamo molto nella Frugal Innovation, il concetto derivante da paesi in via di sviluppo dove riescono a “fare più con meno”. Questo concetto si riferisce e manifesta nel pensiero laterale per trovare soluzioni innovative ed ecosostenibili a problemi di packaging.

Una forma mentis che avvaloriamo ed una competenza che di conseguenza continua a migliorare. Vincere il premio “Road to Green” 2022 è stata l’ennesima conferma che la strada intrapresa nell’imballaggio sostenibile sia quella giusta; è uno dei tanti riconoscimenti ricevuti in questo ambito che ci sprona a proseguire nella ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuovi design in carta e cartone. Noi ci siamo focalizzati sulle soluzioni di packaging sostenibili ed innovative quando ancora la parola sostenibilità non era sulla bocca di tutti e oggi siamo un punto di riferimento per il packaging green e per la ricerca e sviluppo di miglioramenti in termini di sostenibilità nel packaging per grossi brand, sia in Italia che all’estero. Già nel 1998 abbiamo brevettato BobyBox, un contenitore in cartone usato nei comuni per l’area cani. E ancora nel 2018, dopo aver creato il nostro e-commerce Instapack.me, l’inserimento nel Financial Times come European Digital Champions per aver utilizzato la tecnologia in modo innovativo in una azienda cosiddetta matura.

Il packaging di un prodotto è spesso visto dall’utente finale come nemico della sostenibilità ambientale. In quali modi, invece, può diventare un alleato dell’ambiente?

Lo diventa, innanzitutto, quando è studiato e realizzato seguendo logiche di packaging design che permettano di usare la giusta quantità di materia prima e il giusto connubio di carta riciclata, così da evitare sprechi e sovra imballi. Inoltre, utilizzare packaging in carta, cartone ondulato o base carta è già di per sé una scelta green perché la carta è una risorsa rinnovabile, riciclabile e biodegradabile di natura. Un altro aspetto da considerare è pensare ad un packaging che il consumatore finale possa facilmente riutilizzare, così da poter avere “una seconda vita”. Con l’avvento dell’e-commerce, il packaging diventa sempre più necessario per spedire e proteggere la merce che esigiamo arrivi velocemente ed intatta. Trovare il giusto equilibrio tra modelli, pesi delle carte, ottimizzazioni senza inficiare la protettività del packaging è la nostra sfida quotidiana. Oggi la sostenibilità è uno dei fattori decisivi che influenza le scelte di acquisto dei consumatori, ed emerge da svariati studi; ecco perché ogni tipo di packaging non sostenibile o riciclabile è considerato automaticamente nemico dell’ambiente e motivo di cambio del brand acquistato. L’etichettatura ambientale, recentemente regolamentata, aiuta i consumatori a smaltire correttamente gli imballi, avviandoli così ancora più facilmente al riciclo e alla consapevolezza di ciò che acquistano in termini di sostenibilità del packaging.

Con la pandemia si è intensificato il fenomeno degli acquisti online. Come ha inciso questo sul vostro business? A livello generale si è registrato un maggior interesse per la sostenibilità dell’oggetto imballaggio?

L’intensificarsi degli acquisti online ha portato il consumatore ad avere un ruolo da protagonista, anche detto ‘pro-sumer’, con riflessi anche sul packaging, diventato da “semplice contenitore” ad importante leva di marketing in quanto punto di contatto tra il brand ed il consumatore finale. I consumatori hanno dimostrato di preferire packaging sostenibile e questo si è tradotto in un trend di mercato con conseguente interesse crescente da parte dei brand. Ne è un esempio il caso Esselunga, che ha utilizzato le nostre Eco-Buste imbottite in carta ondulata al posto del più classico pluriball per far giungere i prodotti fragili nelle case delle persone che acquistavano la spesa online.

In che modo la tipologia e il grado di sostenibilità dell’imballaggio utilizzato per un prodotto influiscono sulla connessione e sul rapporto tra azienda produttrice di quel prodotto e consumatore?

Il packaging diventa uno strumento di comunicazione del messaggio e dei valori di sostenibilità di un brand verso il proprio consumatore finale che può toccare con mano le promesse di sostenibilità del brand stesso ricevute dalla corporate communication. Da svariati studi sappiamo che la maggioranza dei consumatori è disposto a cambiare brand se il packaging non rispecchia il messaggio di sostenibilità della corporate communication dello stesso. E questa consapevolezza sta pian piano cogliendo tutti i marchi che hanno deciso di porre maggiore attenzione sul loro packaging in vista degli obiettivi imminenti e sfidanti che si sono posti da un punto di vista di sostenibilità.

L’impegno di Botta EcoPackaging nell’ambito della sostenibilità non si esaurisce con il prodotto realizzato in materiale riciclato. Quali altre soluzioni innovative avete elaborato in favore del rispetto dell’ambiente?

In Botta EcoPackaging siamo andati oltre. Il nostro obiettivo è far capire l’importanza della sostenibilità e introdurre più aziende sostenibili in questo percorso, aumentando la consapevolezza sulla tematica, nella verticale packaging: prima saliamo tutti a bordo e prima riusciremo ad avere un vero impatto. Abbiamo infatti sviluppato alcuni calcolatori:

1) un calcolatore di LCA semplificato, semplice e gratuito all’interno del nostro sito, per incoraggiare le aziende ad utilizzare i Life Cycle Assessment (LCA) come parte dei loro più ampi programmi di sostenibilità. Potendo ‘giocare’ sul nostro sito, speriamo che i clienti possano capirne l’importanza prima di effettuare veri e propri studi sui propri prodotti;

2) abbiamo introdotto il Paper Calculator, frutto di intese con Enti Internazionali, in un’ottica di open innovation, che permette alle aziende di valutare la differenza tra scegliere una carta vergine piuttosto che una carta riciclata, in termini di sostenibilità;

3) un calcolatore pallet, un servizio gratuito e specifico per i responsabili della logistica e del magazzino. L’algoritmo di ottimizzazione consente agli utenti di valutare l’efficienza della pallettizzazione del proprio carico così da ottimizzare lo spazio. Ottimizzare lo spazio su un bancale vuol dire risparmiare spazio e costi in magazzino, oltre che a ridurre il numero di trasporti necessari, che non solo può abbattere i costi di trasporto ma può ridurre l’inquinamento che ne scaturisce.

Vogliono essere dei piccoli contributi, degli algoritmi semplificati per aumentare la consapevolezza dei nostri clienti verso la tematica della sostenibilità. Il nostro tessuto imprenditoriale è fatto al 97% da PMI e non tutte hanno accesso ad onerosi software per capire l’importanza di questa tematica e saperla valutare con i giusti strumenti. Speriamo che con i nostri sforzi più aziende possano apprezzarne la valenza ed evolvere verso strumenti più strutturati per l’analisi e l’implementazione di miglioramenti in tal senso.

Anche il Servizio di “Carbon Compensation As A Service” dei nostri imballaggi ha lo stesso obiettivo, dando così alle aziende clienti la possibilità di intervenire nelle emissioni inevitabili rilasciate per produrre imballaggi, seppur sostenibili, e convertirle, contribuendo ad un progetto certificato di loro scelta che sia allineato ai loro messaggi di sostenibilità. La sostenibilità è un percorso. Prima saliremo tutti a bordo e prima si arriverà agli obiettivi ambiziosi e sfidanti, oltre che imminenti, che ci siamo preposti.

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